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Separazione: come comportarsi se un figlio non desidera stare con un genitore?

Quali sono le conseguenze se i figli minorenni di una coppia separata non vogliono vedere uno dei genitori: i diritti delle parti coinvolte.
Nonostante una sentenza di separazione o divorzio stabilisca determinate disposizioni, i legami emotivi non possono essere imposti. Vediamo cosa prevedono le normative e la giurisprudenza in proposito.
I diritti e i doveri dei genitori
I diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli rimangono invariati, indipendentemente dal fatto che la separazione sia consensuale o giudiziale. Solitamente, i Tribunali adottano l'affidamento condiviso, che rispetta il principio della bigenitorialità, secondo cui i figli hanno il diritto di trascorrere tempo con entrambi i genitori. Un genitore viene designato come collocatario, con il quale i figli vivono prevalentemente, mentre al genitore non collocatario vengono stabiliti tempi e modalità di visita.
Motivazioni del rifiuto dei figli
Può succedere che i figli minori rifiutino di vedere il genitore non collocatario a causa di risentimento per la separazione, incompatibilità, influenze dell'altro genitore o altre ragioni. È essenziale chiarire che questo rifiuto non deve essere imposto o indotto dal genitore collocatario.
Intervento dei servizi sociali
Il genitore non collocatario ha la possibilità di richiedere l'intervento dei servizi sociali per ristabilire il rapporto affettivo. Prima di adottare una decisione, il Tribunale può disporre una consulenza tecnica, generalmente condotta da uno psicologo o neuropsichiatra infantile, per analizzare le motivazioni del rifiuto del minore. Tali motivazioni possono essere personali, influenzate dall'altro genitore o derivanti da un trauma legato alla separazione. In seguito alla consulenza, il Tribunale prenderà le misure necessarie per tutelare lo sviluppo psicofisico del minore e il rapporto con il genitore non collocatario.
Giurisprudenza e leggi pertinenti
Il principio della bigenitorialità, che garantisce al figlio il diritto di mantenere relazioni con entrambi i genitori, è protetto dalla legge per il benessere del minore. Né il padre né la madre devono allontanare il figlio dall'altro genitore, pena il risarcimento del danno all'ex coniuge, come stabilito dall'ordinanza n. 13400/2019 della Corte di Cassazione.
Decisioni dei Tribunali
Il Tribunale di Torino, con il decreto del 4 aprile 2016, ha stabilito che l'uso della coercizione deve essere molto cauto, rispettando sempre l'interesse superiore del minore. Se un figlio rifiuta di vedere un genitore, neanche il Tribunale può obbligarlo a farlo. La Corte di Cassazione ha affermato che i legami affettivi non possono essere imposti e che le istituzioni devono promuovere, tramite i servizi sociali, una normalizzazione dei rapporti.
Esempi di casi giuridici
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20107/2016, ha suggerito un approccio graduale per risolvere i conflitti, con l'assistenza di uno psicologo infantile. In un caso specifico, la Corte ha trattato la situazione di una ragazza quindicenne che, nonostante gli sforzi del padre per recuperare il rapporto, ha mostrato una chiara indisponibilità a riavvicinarsi, lamentando una mancanza di attenzione da parte del genitore. La Corte ha concluso che il riavvicinamento poteva avvenire solo per iniziativa spontanea della ragazza, respingendo il ricorso del padre.
Conclusioni
• La possibilità di mantenere relazioni con entrambi i genitori è prevista nell'interesse dei figli.
• Il genitore "rifiutato" può tentare un riavvicinamento al figlio tramite il Tribunale e i servizi sociali.
• In nessun caso si possono costringere i figli a frequentare uno dei genitori contro la loro volontà.
• I figli che rifiutano di incontrare un genitore possono esprimere apertamente le loro motivazioni al Tribunale se il genitore non collocatario cerca di ristabilire il rapporto.
Diritti dei figli maggiorenni
I figli maggiorenni hanno il diritto di prendere decisioni autonome sulla propria vita. Il Tribunale non può obbligarli a vedere il genitore non collocatario. Possono anche scegliere di vivere indipendentemente, continuando a ricevere il mantenimento dai genitori finché non raggiungono l'indipendenza economica.